Con Lorenzo Savadori neo campione mondiale Superstock e Michele Pirro neo campione italiano SBK ospiti d'onore e disponibili a rispondere alle domande del pubblico e dei giornalisti e a firmare autografi il successo per il motoclub Tordi era quasi garantito.
Non bastasse ciò, notevole la nostra complessiva partecipazione a questa edizione di Ruotando; uno stand allestito con cura, anche se perfettibile, ricco di moto, anche di pregio, e con i responsabili del Direttivo pronti a rispondere alle varie curiosità del numeroso pubblico che ci ha fatto visita. Quest'anno il motoclub ha voluto dedicare la sua presenza principalmente al settore velocità epoca pur lasciando spazio alle moto moderne come testimoniano da una parte le moto custom variamente personalizzate dei nostri bikers (Giorgio Ramilli ha esposto la gommatissima H.D. V- Road di 1250 cc; con Marini Ghidini e la sua H.D. 883; con Daniele Cucchi e la Honda VT 1300; con Sanzio Vicenzi e la sua H.D. Rocker 1584 cc; Con Cinzia Canducci e la H.D. Fat Boy 1584 cc; con Denis Belletti con la H.D. Softhail Special 1340 cc) e dall'altra le moto da gran premio rappresentate dalla Aprilia RSV 1000 Superstock campione del mondo di Lorenzo Savadori, una delle punte di diamante della nostra squadra corse e dalla Ducati Desmosedici e dalla Panigale SBK vittoriosa nel campionato italiano di Michele Pirro non più in forze nella nostra squadra corse ma idealmente e sentimentalmente vicinissimo al club Tordi con cui ha condiviso buona parte della sua carriera di pilota.
In tema di moto titolate, in prima fila anche la Kawasaki 500 tre cilindri raffreddata ad aria con cui Federico Bosi ha conquistato il titolo di campione italiano Gr 4 Vintage 500. Esposte anche moto da gran premio vintage come la Yamaha 350 di Paolo Tordi con il numero 77, la Venturi 250 bicilindrica 2 tempi raffreddata ad acqua, la curatissima Yamaha 750 di Renzo Paganelli e la Norton Manx 500 del sig. Orsini considerata una autentica perla per gli appassionati epoca.
Accanto alle già note replica kawasaki 250 bicilindrica in tandem e 500 in quadrato, il costruttore Flavio Frighi ha portato la sua ultima realizzazione: una Kawasaki 750 tricilindrica in linea raffreddata ad acqua, moto che ricorda, tanto per capirci e se non andiamo errando, quella con cui lo statunitense Gary Nixon partecipava alle gare tipo Daytona e al mondiale 750.
Veramente centrata l'ambientazione che il socio Marcello Mastini titolare della officina Stop&Go, ha realizzato per i suoi ciclomotori su base Piaggio ( Ciao, Bravo, CBA Gilera) che gareggiano nella Monferraglia e per la sua Suzuki GSX 750 R e la GSXR 1100 di Enrico Zani con le quali gareggiano nel Gr4.
Aggiornatissima poi con il miglior tuning disponibile all'epoca la rossa Ducati 851 di Dall'Ara Walther. Di seguito le moto dei nostri Gr3 e Gr4 sia quelle iscritte al R.S. sia quelle green Card: le Yamaha Rd 350 di Gianfranco Antimi e di Emiliano Moretti, la Honda 500 four di Valentino Masini, la Suzuki 750 di Alberto Bricchi curata da "Tainox" che esponeva anche una Suzuki 550 4 cilindri Yoshimura, la Ducati 450 desmo di Sante Gianesi, la Aermacchi Ala D'oro 175 5 marce del 1962 veramente bella e curata del sig. Gilberto Fiumana, la Honda 125 di Roberto Cappelli, la Gilera Sp 01 di Fabio Venturi. Poi una vera artigianale di spirazione Benelli 250 4 cilindri ma con motore kawasaki 250 4 cilindri ad acqua modificata nell'aspirazione di proprietà del team Antonelli. Terminiamo questa rassegna con la Gilera Fuoristrada 202 della serie Giubileo di Gastone Fiori ricostruita con cura certosina, moto rara, costruita dalla Gilera in pochissimi esemplari e di cui oggi i pezzi esistenti si contano nelle dita di una mano. Infine, bene in vista, un banco di lavoro con sopra un telaio variamente rielaborato, un serbatoio tipo Gilera 4 cilindri, ruote e freni Laverda SF, un carter rotto, blocco cilindri e testa bene in vista, alberi motore e a cammes smontati, serie di chiavi sparse sul pianale; coloro che amano lo spirito vintage e che si sono cimentati nella ricostruzione di moto epoca, probabilmente, con le dovute approssimazioni, vi si sono riconosciuti. Nella foto alcune significative immagini.
Arrivederci al 2016.